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SARS-CoV-2 e permeabilità intestinale

Jul 16, 2021

Le infezioni localizzate da SARS-CoV-2 iniziano principalmente nel sistema respiratorio e poi progrediscono nel tratto gastrointestinale; da qui possono successivamente svilupparsi in una malattia sistemica, con conseguente complicanze multiorgano.

L'integrità della barriera intestinale alterata associata all'età avanzata o a condizioni croniche come ipertensione, diabete e obesità,ecc., può essere un “effettore” cruciale che consente al virus di accedere all'ACE2 sugli enterociti e di fuoriuscire dal tratto gastrointestinale per diffondersi in tutto il corpo.

Se SARS-CoV-2 penetra nella barriera intestinale, può causare infiammazione a causa di risposte immunitarie eccessivamente reattive che aumentano ulteriormente la sua fuoriuscita dall'intestino. Al contrario, in un tratto gastrointestinale sano il virus può essere contenuto nel tratto gastrointestinale ed escreto nelle feci senza rappresentare una minaccia considerevole per gli altri organi del corpo.

La Zonulina, prodotta in seguito ad infiammazione della mucosa, disassemla le giunzioni strette e permette il passaggio del virus e/o di sue parti nel circolo ematico e quindi di diffondersi in tutto l’organismo.

 Risulta quindi di primaria importanza eseguire i seguenti test:

  • ZONULINA FECALE
  • IL-6 e IL-22 SALIVARI

 A supporto anche:

  • CALPROTECTINA FECALE
  • INDICANO NELLE URINE

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